Il Progetto Pane
Il Progetto PANE

A pochi passi da Casadonna, l’antico monastero ai piedi dei monti della Meta, il Laboratorio sforna pane fresco tutti i giorni. Crosta croccante e tostata, mollica umida e cremosa, e un’acidità delicata che fa “brillare” i micro-aromi sprigionati in cottura: un pane goloso e digeribile, che proponiamo in diverse forme. Bianco con patate o scuro con Solina e Saragolla, idratazione al 90%.

Un pane di grani antichi, frutto di innovazione, ricerca e recupero delle farine di Solina e Saragolla, “vecchie” varietà locali, dalle incredibili qualità organolettiche e nutrizionali, dall’aroma intenso e una migliore digeribilità. Il nostro pane ha 36 ore di lavorazione artigianale e una lunga lievitazione. Segue poi la cottura e l’abbattimento a -18°, tecnica che consente di conservare le caratteristiche naturali con cui il pane è concepito. Questo processo, insieme ad una fase finale di rigenerazione in forno, permette al pane di arrivare nelle case di tutti e di essere consumato sempre caldo e fragrante come appena sfornato. Un’azione importante che va verso un concetto sempre più democratico di qualità diffusa e di accesso a prodotti buoni da parte di quante più persone possibile.

A pochi passi da Casadonna, l’antico monastero ai piedi dei monti della Meta, il Laboratorio sforna PANE fresco tutti i giorni. Crosta croccante e tostata, mollica umida e cremosa, e un’acidità delicata che fa “brillare” i micro-aromi sprigionati in cottura: un pane goloso e digeribile, che proponiamo in diverse forme. Bianco con patate, idratazione al 90%. Farina di grano tenero tipo 0 biologica, semola senatore Cappelli biologica, patata biologica, sale e lievito madre biologico. O nella versione scuro solina e saragolla, idratazione al 90%. Farina di grano tenero tipo 0 biologica, farina di Solina e Saragolla biologica, sale e lievito madre biologico.

Un PANE di grani antichi, la Solina e la Saragolla, della famiglia delle “vecchie” varietà locali, dalle incredibili qualità organolettiche e nutrizionali, dall’aroma intenso e una migliore digeribilità in virtù di un glutine “debole”. 36 ore di lievitazione, poi la cottura, l’abbattimento a -18°, che conserva le caratteristiche naturali con cui il pane è concepito, e la rigenerazione. Questa tecnica consente al pane di arrivare nelle case di tutti, un’azione importante che va verso un concetto sempre più democratico di qualità diffusa e di accesso a prodotti buoni, a prezzi sostenibili, da parte di quante più persone possibili.